- 1 Che cos'è un polimero?
- 2 Ferro da stiro e polimeri: quali sono le caratteristiche principali?
- 3 La struttura del ferro da stiro
- 4 Acqua e vapore
- 5 Piastra e potenza
- 6 Miglior ferro da stiro 2018
Avete mai sentito parlare dei polimeri delle fibre tessili? Quando si parla di stiratura, e dunque dei ferri da stiro con caldaia come l’oggetto delle nostre analisi, questi elementi chimici sono fondamentali, in quanto nel processo di stiratura si ottiene il risultato di sconfiggere pieghe e grinze ostinate sui capi di abbigliamento attraverso il raggiungimento di temperature elevate, in grado di allentare i legami tra le catene di polimeri all’interno delle fibre del materiale tessile: così riscaldate, le molecole del tessuto si distendono in virtù dell’azione del ferro da stiro e del peso manuale su di esso, mantenendosi nella medesima posizione anche dopo il raffreddamento. Per allentare questi legami in alcuni tipi di tessuto come il cotone è necessario ricorre all’uso di acqua nebulizzata o vapore per ammorbidire ulteriormente i legami intermolecolari: ecco perché i migliori ferri da stiro in circolazione oggi sono quelli che generano vapore e che hanno caldaie capienti per consentire lunghe sessioni di stiratura diminuendo i tempi di lavorazione tra un capo e l’altro.
Che cos’è un polimero?
Prima di arrivare a descrivere i migliori ferro da stiro che a nostro avviso raggiungono tale scopo, proviamo a spiegare sinteticamente che cos’è un polimero: si tratta di una molecola formata come una lunga catena alla quale possono essere legate disparate ramificazioni, e le cui unità, ovvero le singole molecole di questa catena, vengono denominate monomeri. Per venire alla materia di nostro interesse, prendiamo in considerazione una fibra di cotone, che è cellulosa quasi allo stato puro, ebbene essa è formata da 3.500 monomeri, ma più in generale nel campo tessile si parla di polimeri intendendo macromolecole di origine sintetica, ovvero in origine il polimero di partenza non esiste ma viene sintetizzato dall’uomo.
Ferro da stiro e polimeri: quali sono le caratteristiche principali?
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Per rimuovere le pieghe che si formano sui tessuti dopo averli lavati è stato necessario per l’uomo sin dall’antichità ricorrere a uno strumento chiamato ferro da stiro, che nel corso dei secoli si è evoluto costantemente fino ad arrivare ai prodotti di oggi, elettrodomestici sempre più sofisticati e in grado di svolgere l’azione di allentamento dei legami tra le catene polimeri all’interno delle fibre tessili del materiale nel minor tempo possibile, e nella maniera più efficace. Ma quali sono le caratteristiche di un ferro da stiro moderno che bisogna tenere a mente? In sintesi un buon ferro da stiro si connota per:
- Struttura
- Vapore
- Acqua
- Piastra e fori
- Potenza
Non sono un dettaglio irrilevante anche i materiali utilizzati e l’ergonomia dell’elettrodomestico, che contribuiscono a migliorare le prestazioni di stiratura: un buon rivestimento e un’impugnatura efficace migliorano il fissaggio e la longevità del prodotto da un lato, e dall’altro l’efficacia della pressione che si esercita sul ferro evitando che scivoli via. Il design complessivo inoltre può rendere il ferro da stiro migliore per certi tipi di tessuti e di capi di abbigliamento piuttosto che altri: ad esempio un modello con una piastra larga e punta corta è molto funzionale per stirare rapidamente abiti semplici come magliette o jeans, mentre al contrario una piastra con una punta allungata e sottile consente di ottenere una migliore precisione sulle camicie e in particolare sui punti più difficili come colletti e polsini.
La struttura del ferro da stiro
Esistono in commercio diverse tipologie di ferro da stiro, con caldaia interna o esterna, ed ogni tipologia presenta vantaggi e svantaggi: quelli a caldaia interna sono più pratici e maneggevoli, ma hanno una capienza di serbatoio limitata, al contrario di quelli con caldaia esterna che vantano complessivamente performance migliori sotto ogni aspetto tecnico, ma possono comportare qualche difficoltà in più dal punto di vista della facilità d’uso, ad esempio per la ricarica del serbatoio che non sempre è comoda, e generalmente sono anche più rumoroso di quelli a caldaia interna. In generale la compattezza del ferro incide sulla capacità di allentare i polimeri delle fibre tessili, quando si andrà ad agire con la piastra, combinando calore e vapore, sui tessuti da stirare.
Acqua e vapore
La capacità di produrre vapore è fondamentale per avere la meglio su pieghe e grinze dei tessuti, e dunque per sottomettere la resistenza delle catene di polimeri delle fibre: la capienza del serbatoio indica la capacità di autonomia del ferro, che nei migliori prodotti di ferro da stiro non solo è molto ampia, intorno a 1,5 litri almeno, ma è anche a caricamento continuo, ossia non è necessario aspettare il raffreddamento dell’apparecchio per effettuare il rabbocco quando comincia a scarseggiare l’acqua. Per quanto riguarda il vapore, i dati tecnici da tenere presenti per ottenere risultati ottimali sono:
- Pressione, minimo 3,5 bar
- Erogazione continua, intorno ai 100 g/min almeno
- Colpo di vapore: dai 200 g a salire
Piastra e potenza
La piastra è ovviamente molto importante per allentare i polimeri, essendo l’elemento del ferro a contatto diretto con i tessuti: da essa dipende la scorrevolezza e la capacità di distribuire il calore grazie ai fori, che possono essere uniformi su tutta la piastra o maggiormente concentrati in punta per ottenere maggiore precisione. La potenza complessiva del ferro poi garantisce la velocità di riscaldamento e la forza dell’azione stirante sul tessuto: dai 2000 Watt in su abbiamo a che fare sicuramente con un ferro di buona qualità.
Miglior ferro da stiro 2018
Sulla scorta degli elementi indicati possiamo quindi stabilire quale può essere il migliore ferro da stiro o i migliori in assoluto, almeno in questo 2018: secondo le classifiche di comparazione spicca per qualità delle prestazioni complessive il modello Philips GC4910/10 PerfectCare nel rapporto qualità-prezzo, contendendosi la palma di miglior ferro con il prodotto Rowenta DW6010 Eco Intelligence: ovviamente il discorso sulla scelta del ferro è più complesso e rientrano anche fattori soggettivi non classificabili legati alle proprie abitudini di stiratura, ma a nostro avviso questi due sono i ferri da stiro che, tenendo d’occhio anche il fattore prezzo, tutt’altro che secondario quando si tratta di acquistare un elettrodomestico, sono in grado di assicurare prestazioni di alto livello, competendo alla pari anche con modelli più sofisticati ma molto più costosi nell’azione principale di un qualsivoglia ferro da stiro, ovvero allentare i polimeri delle fibre tessili per avere la meglio sulle pieghe più ostinate.
